Neue Rheinischezeitung - L'artigianato cambia pelle, più estetisti e meno falegnami

Köln -
L'artigianato cambia pelle, più estetisti e meno falegnami
L'artigianato cambia pelle, più estetisti e meno falegnami

L'artigianato cambia pelle, più estetisti e meno falegnami

Unioncamere, officine digitali prendono il posto delle botteghe

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Una volta l'artigiano era quello che bussava alla porta con la cassetta degli attrezzi. Oggi potrebbe tranquillamente farti un sito web oppure sistemarti unghie o sopracciglia e mandarti la fattura dallo smartphone prima di andarsene. L'artigianato, infatti, è sempre più 4.0, come emerge da un'elaborazione di Unioncamere e InfoCamere a partire dai dati del Registro delle Imprese. Negli ultimi due anni tra i mestieri artigiani si è assistito ad un'accelerazione di estetisti (+10,4%), tassisti (+7,2%) e specialisti ICT (+5,4%), con officine digitali che prendono il posto delle tradizionali botteghe. "Al 31 marzo 2025 le imprese artigiane registrate in Italia - spiega Andrea Prete, Presidente di Unioncamere - sono 1,24 milioni, ovvero il 21,2% del totale del tessuto imprenditoriale. Una cifra solida, ma che racconta un cambiamento profondo in risposta alle trasformazioni sociali e dei costumi in atto nel nostro Paese". Nel biennio marzo 2025-marzo 2023 i dati dei registri delle Camere di commercio certificano incrementi significativi di alcuni mestieri e arretramenti di altri: oltre 4.629 le imprese in più tra estetisti e centri benessere, 1.045 fra i tassisti, quasi 700 fra i tecnici informatici. In retromarcia invece alcuni dei mestieri-simbolo del secolo passato: sempre meno 'padroncini' fra i trasportatori (-3.687), falegnami (-1.630), imbianchini (-970).

E.K.Friedrich--NRZ