

Dazi: studio Bankitalia, aziende Fvg mostrano più resilienza
Settore 'concentrato' e diversificato nei mercati destinatari
Le aziende del Friuli Venezia Giulia avrebbero una maggiore resilienza nel caso di dazi imposti dall'amministrazione Trump. Emerge da uno studio fatto dalla sezione Fvg della Banca d'Italia e coordinato da Paolo Chiades, proprio sull' esposizione delle imprese regionali rispetto al mercato statunitense. Sono stati elaborati e incrociati milioni di dati risalenti al 2022 ma definiti "strutturali", che non hanno cioè subito grandi modifiche negli anni. L'assunto poggia su due fattori principali: il Fvg è forse la regione italiana più aperta agli scambi con l'estero e le esportazioni sono molto concentrate, più che a livello nazionale. In regione sono 5.300 le aziende regionali che esportano, esse costituiscono un rilevante 4,6% di tutte le imprese esportatrici italiane. Al 5% delle imprese Fvg che esportano di più fa capo l'85% delle esportazioni; in Italia al 5% delle imprese che esportano di più fa capo l'80% delle esportazioni. In questa forte concentrazione va fatta una distinzione tra grandi e piccole aziende esportatrici: queste ultime esportano in non più di 5 paesi e non più di 5 prodotti; i grandi invece esportano in più di 20 paesi e più di 20 tipologie di beni diversi. E' proprio questa diversificazione nei mercati destinatari ad aumentare le possibilità delle aziende di ricollocarsi, anche in base alle strutture produttiva e commerciale. Lo studio non contempla il settore della cantieristica, che ha dinamiche proprie.
T.Graf--NRZ