

Borsa: l'Europa conferma rialzo, lo spread tocca 81,9 punti
Milano resta la migliore. Sale il petrolio, scivola il gas
Le Borse europee confermano il rialzo a metà seduta dopo l'accordo tra Ue e Stati Uniti sui dazi che pesa sul settore della difesa con Leonardo (-1,5%) e la tedesca Rheinmetall (-1,4%) tra più penalizzate. Si attendono anche i dettagli dalle imminenti trattative commerciali tra Cina e l'amministrazione Trump mentre anche i future su Wall Street sono positivi. La lente della settimana è poi alla Fed mercoledì. Non sono attese azioni sui tassi, ma non si esclude un'apertura del governatore Jerome Powell in settembre. L'indice d'area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, sale di mezzo punto percentuale con i tecnologici in spolvero. A Milano (+0,96%) con il Ftse Mib che si consolida a 41.121 punti resta la maglia rosa di StM (+3,17%), seguita dai bancari con Bper (+2,78%) in prima fila dopo la conclusione dell'opas sulla Popolare di Sondrio (+0,88%). Sempre in evidenza Banco Bpm (+2,71%) che resta al centro del risiko anche dopo il passo indietro di Unicredit (+2,16%). Fuori del paniere principale le Mfe A cedono il 5,3% dopo il rilancio su Prosieben che sale dell'11,58%. Più caute le altre Piazze con Francoforte che guadagna un marginale +0,23% con il settore auto che si è indebolito dopo un avvio positivo. Parigi guadagna lo 0,53% mentre Londra è cedente (-0,08%). Lo spread prosegue nel ritoccare i minimi da settembre 2008. Il differenziale tra Btp e Bund segna 81,8 poi si riassesta a a 82 punti. Il rendimento del decennale italiano è stabile al 3,51%. Fronte materie prime sale il petrolio con il wti vicino a 66 dollari (+1,2%) e il brent oltre i 69 dollari (+1,1%). Scende il gas dell'1,4% con i Ttf su quota 32 euro al megawattora. L'euro si conferma debole sul dollaro. La moneta unica passa di mano a 1,1651 sul biglietto verde.
B.Fuchs--NRZ