Neue Rheinischezeitung - Da melanoma a epatite, le cure rivoluzionarie di questi 20 anni

Köln -
Da melanoma a epatite, le cure rivoluzionarie di questi 20 anni

Da melanoma a epatite, le cure rivoluzionarie di questi 20 anni

Carcinoma ovarico, tumore a seno, oltre a obesità, asma, artriti

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Carcinoma ovarico, tumore al seno, melanoma metastatico, ma anche obesità, epatite C, asma grave e artriti infiammatorie. Sono questi i campi in cui negli ultimi 20 anni si sono registrati sviluppi farmaceutici in grado, letteralmente, di cambiare la storia e i paradigmi della medicina. A evidenziarlo i relatori intervenuti nella prima parte della prima giornata dei Clinical trials day, in corso oggi - Giornata internazionale dei trial clinici - e domani 21 maggio presso la Cattolica a Roma. A rivoluzionare il trattamento per il carcinoma ovarico, grazie alla ricerca dei primi anni 2000 e l'approvazione a maggio 2019, è stato olaparib. La molecola, un Parp-inibitore, ha consentito un miglioramento della sopravvivenza libera da malattia e globale al 45% e al 67% delle pazienti senza recidiva e ancora vive a 7 anni dalla diagnosi, con una riduzione della mortalità. Gli anticorpi monoclonali trastuzumab e pertuzumab hanno invece trasformato il trattamento del carcinoma mammario Her2-positivo, particolarmente aggressivo, che colpisce il 15-20% delle pazienti con tumore al seno. La combinazione nivolumab e ipilimumab ha rappresentato una svolta epocale nel trattamento del melanoma metastatico, una delle forme più aggressive di tumore solido. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni dei trattati con i due anticorpi monoclonali ha superato, infatti, il 50%. Passo fondamentale contro l'obesità è rappresentato da semaglutide, agonista del recettore Glp-1 inizialmente utilizzato per il diabete 1 ma efficace su aumento della sazietà, riduzione dell'appetito e rallentamento dello svuotamento gastrico, con significativa perdita di peso. Uno dei più rilevanti esempi di antivirali ad azione diretta contro l'epatite C è sofosbuvir, analogo nucleotidico inibitore di Ns5b che ha trasformato la malattia da potenzialmente fatale a condizione largamente curabile. Con mepolizumab, invece, la medicina respiratoria nel 2017 è passata dal farmaco a taglia unica alla medicina di precisione per l'asma grave, riducendo il tasso di esacerbazioni nei pazienti. L'arrivo degli inibitori delle Janus chinasi (Jaki) dagli anni '10 ha infine segnato l'ultima tappa dell'evoluzione terapeutica per le artriti infiammatorie (reumatoide, psoriasica, spondilite anchilosante). Tra questi upadacitinib, uno dei più prescritti a livello mondiale ed efficace in diverse patologie, anche extra-reumatologiche.

F.Herrmann--NRZ