Neue Rheinischezeitung - Mieloma multiplo, terapia a 'tre farmaci' triplica sopravvivenza

Köln -
Mieloma multiplo, terapia a 'tre farmaci' triplica sopravvivenza

Mieloma multiplo, terapia a 'tre farmaci' triplica sopravvivenza

Nuovi risultati a congresso Società Europea Ematologia a Milano

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Una nuova combinazione terapeutica a base di tre farmaci, - belantamab mafodotin, bortezomib e desametasone - potrebbe rappresentare una svolta nel trattamento del mieloma multiplo, il secondo tumore del sangue per incidenza in Italia (più di 6mila nuove diagnosi ogni anno). È quanto emerge dallo studio di fase III Dreamm-7, presentato al congresso della Società Europea di Ematologia (Eha) in corso a Milano, secondo cui la nuova terapia ha portato la sopravvivenza libera da malattia a 36,6 mesi rispetto ai 13,4 del trattamento standard riducendo anche del 42% il rischio di morte con un follow-up mediano di 39,4 mesi. Lo studio ha confrontato la combinazione belantamab mafodotin, bortezomib e desametasone (BVd) con l'attuale standard di cura costituito da daratumumab, bortezomib e desametasone (DVd), in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, già trattati in precedenza. "I risultati di Dreamm-8 - spiega Alessandro Corso, Direttore della Struttura Complessa di Ematologia e del Dipartimento di Oncologia dell'Ospedale di Legnano - Asst Ovest Milanese - mostrano come belantamab mafodotin in combinazione con BorDex rappresenti un miglioramento significativo rispetto al regime a base di daratumumab in seconda linea anche in pazienti refrattari alla lenalidomide, ampiamente usata in prima linea". Un'altro studio clinico di fase III (Dreamm-8), ha inoltre valutato l'efficacia e la sicurezza della combinazione belantamab mafodotin, pomalidomide e desametasone (BPd) rispetto al regime con bortezomib, pomalidomide e desametasone (PVd). "Nel Dreamm-8 abbiamo osservato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della cosiddetta progression free survival - continua- A un follow-up mediano di 28 mesi, la sopravvivenza libera da progressione ha raggiunto 32,6 mesi nel gruppo BPd rispetto ai 12,5 mesi del gruppo PVd. Dopo un anno, l'80% dei pazienti trattati con BPd era vivo e senza progressione di malattia, contro il 67% del gruppo di controllo. Un ulteriore vantaggio non trascurabile: belantamab mafodotin può essere somministrato in regime ambulatoriale, senza necessità di pre-medicazione o ospedalizzazione". Questi dati, supportati dal recente parere positivo del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia Europea per i Medicinali (Ema), aprono la strada a una possibile approvazione della nuova combinazione terapeutica nel 2025.

T.Graf--NRZ