Neue Rheinischezeitung - Epiblast, un modello 3D per testare i farmaci in modo sicuro

Köln -
Epiblast, un modello 3D per testare i farmaci in modo sicuro

Epiblast, un modello 3D per testare i farmaci in modo sicuro

Premiato Graziano Martello Unipd che per piattaforma in vitro

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Graziano Martello del Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova è stato premiato dal Consiglio Europeo della Ricerca con un Grant Proof of Concept dell' importo di 150.000 euro per il progetto "Epiblast". I ricercatori - quest'anno le proposte presentate in commissione sono state 480, il 30% è stato selezionato e 9 sono ospitati in Italia - potranno finanziare i loro progetti per colmare il gap tra i risultati della loro ricerca pionieristica e le fasi iniziali della commercializzazione o applicazione sociale. Epiblast del team di ricerca guidato da Martello intende rivoluzionare il modo in cui si studiano gli effetti dei farmaci sullo sviluppo embrionale creando una piattaforma in vitro, completamente automatizzata, che replichi i primi 14 giorni di sviluppo umano. A seguito del tristemente noto caso del Talidomide negli anni Sessanta del secolo scorso, che ha evidenziato i rischi potenziali di alcuni farmaci nel causare difetti al nascituro (effetto teratogeno), il tema della sicurezza dei farmaci durante la gravidanza è aumentato in modo considerevole. Significativo è poi il fatto che solo il 30% degli embrioni, e le ragioni di questo basso tasso rimangono poco chiare, si impianta con successo durante lo sviluppo precoce. Non è noto se ciò sia dovuto agli effetti teratogeni di farmaci comuni o dalla mancanza di nutrienti essenziali necessari per lo sviluppo (come l'acido folico) la cui assunzione è consigliata alle future mamme. Attualmente non ci sono modi efficaci per testare gli effetti dei farmaci sugli embrioni umani. Le donne in gravidanza non possono partecipare agli studi clinici per ovvie ragioni etiche e i test sugli animali hanno limiti significativi. Qui entra in gioco l'innovativo modello 3D Epiblast che, usando cellule staminali pluripotenti umane, riesce a ricreare in vitro un sistema tridimensionale che replica fedelmente le prime fasi dello sviluppo embrionale, gli stadi peri- e post-impianto, inclusa la formazione dell'epitelio dell'epiblasto, la stria primitiva e la cavità amniotica. "L'obiettivo è fornire uno strumento sicuro ed efficace per testare rapidamente molti farmaci e definire di conseguenza linee guida più precise sul loro uso in gravidanza. Oltre ad identificare potenziali rischi - spiega Martello - questo modello tridimensionale ci permetterà di scoprire sostanze che potrebbero migliorare le possibilità di concepimento. Se il nostro progetto mira in ultima istanza ad avere gravidanze più sicure e bambini più sani".

J.Hoffmann--NRZ