Buco dell'ozono, quest'anno è il quinto più piccolo dal 1992
Possibile il completo recupero entro la fine del secolo
Quest'anno il buco nell'ozono sopra l'Antartide è risultato essere il quinto più piccolo per dimensioni dal 1992, cioè da quando è entrato in vigore il Protocollo di Montreal (l'accordo internazionale per l'eliminazione graduale delle sostanze chimiche che danneggiano questo 'scudo' naturale della Terra contro le radiazioni ultraviolette del Sole). Lo indicano gli ultimi dati aggiornati della Nasa e dell'Agenzia americana per l'atmosfera e gli oceani (Noaa). Il buco nell'ozono ha raggiunto la sua massima estensione giornaliera il 9 settembre arrivando a 22,86 milioni di chilometri quadrati, all'incirca il 30% in meno del buco più grande mai osservato, verificatosi nel 2006 con un'estensione media di 26,60 milioni di chilometri quadrati. Durante il picco della stagione di riduzione dell'ozono di quest'anno, tra il 7 settembre e il 13 ottobre, l'estensione media del buco dell'ozono è stata di circa 18,71 milioni di chilometri quadrati (ovvero il doppio della superficie degli Stati Uniti). "Come previsto, stiamo osservando buchi nell'ozono tendenzialmente più piccoli rispetto ai primi anni 2000 - afferma Paul Newman, a capo del team di ricerca sull'ozono presso il Goddard Space Flight Center della Nasa - ma abbiamo ancora molta strada da fare prima che tornino ai livelli degli anni Ottanta". Secondo gli esperti di Nasa e Noaa, il monitoraggio di quest'anno dimostra che il Protocollo di Montreal e i successivi emendamenti stanno guidando il graduale recupero dello strato di ozono nella stratosfera, che è sulla buona strada per un completo recupero entro la fine del secolo.
P.Wolf--NRZ