

Per la Sinfonica di Milano stagione nel segno di Tjeknavorian
Maestro 30enne dirige un terzo concerti, 'faremo ancora meglio'
Fresco del premio Abbiati come miglior direttore, Emmanuel Tjeknavorian ha presentato oggi la prossima stagione dell'orchestra Sinfonica di Milano, la seconda che firma come direttore musicale, utilizzando due metafore, una calcistica e una culinaria per spiegare quanto prende seriamente e con passione il suo incarico. "Questa stagione - ha spiegato - vuole essere la continuazione e lo sviluppo del lavoro che abbiamo iniziato con l'orchestra. Diciamo che nella prima stagione abbiamo cominciato a mangiare l'antipasto e in mezzo alla seconda passiamo ai primi: siamo all'inizio". Bene quindi il successo di pubblico e di critica del suo primo anno milanese ma "tutti i grandi atleti hanno una cosa in comune. C'è chi dopo la vittoria della Champions League festeggia e si accontenta, e non la vincerà più, e chi il giorno riprende ad allenarsi per fare meglio e questa è la mentalità che ho io". E infatti in questa sua seconda stagione Tjeknavorian sale sul podio per 12 dei 26 concerti in programma, e che concerti. L'inaugurazione della stagione sarà il 14 settembre, come di consueto al Teatro alla Scala, con la quinta di Cajkovskij e il concerto n.1 per pianoforte e orchestra di Brahms, con la star del pianoforte Rudolf Buchbinder. Ma subito dopo il direttore che un mese fa ha compiuto trent'anni dirigerà all'auditorium la Quinta di Mahler, e ancora la prima italiana del doppio concerto per due piani e orchestra di Philip Glass con il duo pianistico Katia e Marielle Labèque, il Requiem di Verdi e a Pasqua Ein deutsches Requiem di Brahms. Il 30 gennaio, sei giorni prima dell'inizio delle olimpiadi invernali, il maestro dirigerà la prima assoluto di 'Gioco di squadra' di Nicola Campogrande, compositore in residenza della Sinfonica, commissionato dall'orchestra proprio in occasione dei Giochi di Milano Cortina. L'elenco (lungo) continua anche con i concerti da camera. Sei i programmi previsti al teatro Girolamo, in uno dei quali Tjeknavorian lascerà il podio per tornare al suo "primo lavoro", quello di violinista di fama mondiale per suonare con i solisti dell'orchestra.
B.Fuchs--NRZ