

'Guerra e pace', la musica come dialogo e speranza a Lucignano
Nel borgo toscano torna festival della violinista Irene Abrigo
''Ogni concerto e ogni evento cercano di illuminare le fragilità del nostro tempo, offrendo però sempre uno spiraglio di luce, una possibilità di ricostruzione, un sorriso di speranza. Il ruolo dell'arte e della musica va ripensato nel tessuto vivo della comunità come espressione autentica del sentire umano, come spazio di resistenza, consapevolezza, memoria e, soprattutto, di dialogo''. Così la violinista Irene Abrigo presenta il Lucignano Music Festival che torna dal 17 al 21 settembre a illuminare il delizioso borgo toscano con il grande repertorio cameristico eseguito da artisti di spicco della scena italiana e internazionale, dal clarinettista Tommaso Lonquich, ai pianisti Alessandra Ammara e Roberto Prosseda, al violoncellista e direttore d' orchestra svedese Daniel Blendulf. La giovane musicista italo-svizzera, fondatrice e direttrice artistica della kermesse con il sostegno del violista svizzero Jürg Dähler, suo compagno di arte e di vita, ha incentrato questa quinta edizione sul tema 'Guerra e Pace' per sottolineare - spiega - il ruolo sociale dell'arte ''in un momento storico come quello che stiamo vivendo, segnato da una nuova e profonda crisi geopolitica che mai avremmo immaginato di rivivere in Europa''. Oltre ai concerti serali, sono in programma appuntamenti divulgativi per tutte le età, dall'infanzia fino alla Casa di Riposo del paese. "Ci proponiamo di riportare la musica al centro del discorso civile ed emotivo - spiega la violinista - con un programma che esplora le luci e le ombre dei sentimenti umani. La musica è stata, nel corso della storia strumento di propaganda ma anche voce della resistenza, capace di riflettere i drammi del presente e i sogni di un futuro possibile''. Ogni concerto sarà interpretato dal sestetto cameristico in residenza e intitolato ad una celebre opera d'arte ispirata alla guerra ed ai suoi orrori: dall'apertura il 17 settembre con Addio alle Armi di Hemingway con brani di Schubert, Casella e Mozart; al capolavoro di Luigi Comencini Pane, Amore e Fantasia il 18 con Mahler, Stravinsky e Schumann, a La Fine del Tempo - Doctor Who di BBC per Messiaen il 19, infine, il 21 settembre con La Vita è Bella, il film premio Oscar di Roberto Benigni, su impaginato da Shostakovic a Mozart. Una giornata di gioco, swing, danza, workshops e divulgazione è in programma il 20 settembre con artisti del territorio.
T.Hofmann--NRZ