Per Treccani Callas è donna più amata e rimpianta XX secolo
Ha rivoluzionato l'estetica del canto con un percorso unico
Nella nuova Enciclopedia della Musica Contemporanea Treccani, il musicologo Luca Aversano ricorda come la Callas abbia lasciato "un'impronta originale e duratura sulla storia dell'interpretazione musicale del XX secolo", rivoluzionando l'estetica del canto e riportando l'opera al centro del dibattito culturale, nonostante una complessità timbrica caratterizzata da due elementi opposti: "la robusta, scura intensità delle note più gravi" e "la perlata ed elegante sottigliezza delle colorature acute". Non una "bella" voce, dunque - qualsiasi cosa questa definizione significhi - ma, come sottolinea anche il critico musicale Alberto Mattioli nel ritratto tracciato sull'ultimo numero di Enciclopedia Italiana, il periodico di approfondimento culturale edito da Treccani, una voce "estesa e potente, scura, disomogenea, piena di asperità, perfino stridente" che apparteneva però a una musicista vera, precisa, rispettosa della volontà degli autori e capace di trasformare la disomogeneità in cifra espressiva grazie a una concezione rigorosa del canto. La capacità di dominare uno strumento imperfetto si univa a un'intelligenza interpretativa che andava ben oltre la semplice tecnica. Con lei - sottolinea Mattioli - il canto ha ritrovato lo spirito ottocentesco delle grandi primedonne romantiche, ma in forma nuova e moderna: "tanto era nuovo perché antico, il canto di Callas, che per definirlo si dovette coniare una formula diventata celebre: soprano drammatico d'agilità". Il legame con Luchino Visconti, i grandi ruoli alla Scala e la duplicità dialettica del suo registro vocale proiettata su più livelli - dalla solennità tragica all'erotica leggerezza, dall'esclusività dell'opera lirica alla popolarità dei rotocalchi - sono tutte tappe di una biografia artistica e umana che sfugge a ogni definizione e che costituisce la ragione del "mito Callas" e del suo perdurante successo. Il lungo declino, la fuga dal mondo e perfino la morte, ancora oggi avvolta dal mistero, sembrano riflettere il destino dei suoi personaggi più intensi.
B.Schmidt--NRZ